Intervento del Professor Giuseppe Antonelli (Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale)
Dalla fine degli anni Sessanta fanno irruzione, nei testi delle canzoni di successo, i tratti tipici di quell´italiano che nel frattempo sta diventando una lingua davvero parlata. Un parlato simulato sia negli aspetti pragmatici (segnali discorsivi, ripetizioni, sospensioni) sia, con un certo gusto della trasgressione, in quelli grammaticali (c´ho, a me mi, credo che c´era) e lessicali (turpiloquio, allusioni sessuali, linguaggio giovanile).
Quando, negli anni Novanta, questo "neostandard" conquista anche l´italiano, la ricerca di effetti di parlato si spingerá, specie in alcuni generi come il rap, verso il dialetto. Un dialetto che nel frattempo sta diventando, da marca d´inferioritá socioculturale, un segnale di confidenza, emotivitá, ironia nell´uso di persone che conoscono bene l´italiano.
La lingua delle canzoni come specchio della societá , perchè dietro a quelle parole c´è sempre un motivo.
Introduzione: Giulia Angelini
Il lingua italiana
Zeit & Ort
27.06.2014 | 10:00
Freie Universität Berlin, Habelschwerdter Allee 45, Raum J 32/102