CONFERENZA

Prof. Sergia Adamo (Università degli Studi di Trieste)

Introduzione e moderazione: Prof. Dr. Hendrik Schlieper (Freie Universität / Universität Paderborn)

In lingua italiana

Sull'incontro:

Nella Trieste absburgica di fine ottocento la letteratura occupa un posto marginale e secondario, ed è  considerata come occupazione da dilettanti in un contesto di forte crescita economica. Il giovane Ettore Schmitz, che non ha ancora definitivamente assunto il nome d’autore “Italo Svevo”, vive il suo rapporto con la scrittura nei termini contraddittori di un’attività amatoriale, cui però, proprio in virtù di questa marginalità, spetta un ruolo cruciale: quello di mettere in gioco e articolare diversi saperi per mettere a fuoco uno sguardo che punta contemporaneamente a leggere il presente e riflettere sullo statuto stesso della scrittura letteraria. Prenderò in considerazione in particolare un racconto di Svevo, L’assassinio di via Belpoggio, pubblicato nel 1890, la storia di un omicidio e della consegna del criminale alla giustizia, il quale non solo ben rappresenta e mette all’opera queste aspirazioni, ma anche si pone cone un laboratorio fondamentale di quello che saranno negli anni a venire i romanzi più famosi dello scrittore (Una vita, Senilità e La coscienza di Zeno). In particolare indagherò il modo in cui uno dei più diffusi e discussi discorsi dell’epoca, quello legato a Lombroso e alla sua Scuola, entri nel testo per essere piegato a intrecciarsi con altri saperi e a costruire un discorso sul ruolo della scrittura nel contesto triestino e in quello europeo di fine Ottocento.

In collaborazione con l'Istituto di Cultura Italiana Berlino