Ambra per la dea. Ambre intagliate dall'Artemision di Efeso nel quadro dei contatti con la penisola italica. Vortrag von Prof. Alessandro Naso (Università degli Studi di Napoli Federico II)
CONFERENZA
Prof. Alessandro Naso (Università degli Studi di Napoli Federico II)
Presentazione e moderazione: Prof. Dr. Johanna Fabricius (Freie Universität Berlin)
In lingua italiana
In collaborazione con l'Istituto di Archeologia Classica della Freie Universität Berlin
È possibile partecipare all'evento in presenza oppure online; per la registrazione inviare una mail a: italzen@zedat.fu-berlin.de
Sul contributo:
Nel VII sec. a.C. l’ambra proveniente dall’Europa settentrionale era comune sulla penisola italica, ove giungeva con itinerari che sfociavano nel mare Adriatico, ma era poco diffusa nelle regioni corrispondenti alle attuali Grecia e Turchia. Nell’Egeo il santuario di Artemide a Efeso è il più ricco sito di ritrovamento di intagli in ambra, relativi a perle, pendenti e distanziatori, che in origine appartenevano a ornamenti sospesi come collane e cinture costituiti da numerosi fili di oggetti. Questi minuscoli gioielli componevano ornamenti di grande impegno formale, che venivano dedicati alla divinità: nella seconda metà del VII sec. a.C. una donna greca offrì in dono ad Artemide un ornamento ispirato a quelli elaborati nelle regioni meridionali della penisola italica.
Sul nostro ospite:
Dopo aver ricoperto la cattedra di Preistoria e Storia antica presso l'Università Leopold-Franzens di Innsbruck, Alessandro Naso è attualmente titolare della cattedra di Etruscologia e Antichità Italiche presso l'Università Federico II di Napoli e direttore dell'Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMA). I suoi interessi di ricerca riguardano gli Etruschi e le altre culture preromane in Italia. È stato Fellow della Fondazione Alexander von Humboldt e consulente scientifico del Römisch-Germanisches Zentralmuseum di Mainz, nonché Visiting Professor presso l'École Normale Superieure di Parigi e Honorary Research Associate presso il McDonald Institute dell'Università di Cambridge. Ha curato il manuale Etruscology pubblicato da De Gruyter nel 2017 e attualmente è impegnato nella ricerca di reperti archeologici etruschi e italici preromani nell'Egeo e nel Mediterraneo orientale. Ha pubblicato alcuni dei suoi risultati nella monografia The Orientalizing cultures in the Mediterranean, 8th-6th sec. A.C. Origini, contatti culturali e sviluppi locali: il caso dell'Italia (Roma 2021).
Zeit & Ort
05.06.2023 | 18:15
Raum 2.2058/2.2059, Freie Universität Berlin, Fabeckstr. 23-25 (Holzlaube)