CONFERENZA
Prof. Fabrizio Franceschini (Università di Pisa)
Introduzione e Moderazione: Prof. Dr. Giulio Busi (Freie Universität Berlin) e Prof. Dr. Lorenzo Filipponio (Humboldt-Universität zu Berlin)
In lingua italiana
In collaborazione con l'Istituto di Romanistica della Humboldt-Universität zu Berlin
Sul libro:
Primo Levi ha spesso sottolineato la sua curiosità per la linguistica, che l’ha accompagnato fin dall’infanzia e dall’adolescenza, quando già si interessava alla grammatica latina e all’etimologia. Ma la sua vocazione sarebbe rimasta, forse, a un livello modesto e disinteressato se non avesse dovuto affrontare l’esperienza terrificante, ma anche straordinariamente fortificante, di Auschwitz. Il valore delle lingue per la vita o la morte nel Lager, il caos babelico e l’ordine, l’uso di Dante e dei classici per salvarsi, raccontare, ripensare la sopravvivenza, il rigore nella scelta delle parole e l’attenzione alle parlate del suo mondo di ebreo piemontese, il rinnovamento del proprio linguaggio nell’Italia degli anni 1960-70 sono solo alcuni dei temi di questo libro, che ripercorre l’opera di Levi e le importanti pagine da lui dedicate, in modo insieme “libertino” e competente, all’uso di lingue, parole e segni.
Sull'autore:
Fabrizio Franceschini insegna Linguistica italiana all’Università di Pisa. Ha recentemente curato Frida Misul. Canzoni tristi. Il diario inedito del Lager (Livorno 2019), Per Frida Misul. Donne e uomini ad Auschwitz (Livorno 2019) e Under Gentile Eyes. Representations of the Jews and Judaism in Medieval and Modern Europe (Firenze 2021.)
(Fonte: http://www.carocci.it/index.php?option=com_carocci&task=schedalibro&Itemid=72&isbn=9788843099252)
Zeit & Ort
08.12.2022 | 18:00
Raum 1072, Humboldt-Universität zu Berlin, Unter den Linden 6